
21 Nov Axum e le sue stele – Quando in Etiopia c’era un Impero
Ad Axum c’era un vero e proprio impero e oggi lo capiamo ammirando delle enormi stele che puntano dritto dritto al cielo. Questa Etiopia non smette davvero mai di meravigliare!
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Chi lo avrebbe mai detto. Pensiamo all’Etiopia e subito ci immaginiamo capanne, animali e povertà. Ovviamente è un’idea quantomeno approssimativa! Dovete sapere infatti che centinaia di anni fa, più precisamente tra il 300 a.c. e il 100 d.c., in Etiopia c’era un vero e proprio Impero. Proprio così, e la sede di questo impero era la città di Axum. Ci troviamo a nord dell’Etiopia, nella regione del Tigray, una delle tappe imperdibili quando si viaggia in questo Paese. Non perché Axum sia un luogo di cui innamorarsi a prima vista, anzi. Ma perchè Axum è la traccia tangibile di qualcosa di enormemente grande e sfarzoso che viveva tantissimo tempo fa in una porzione di Mondo sempre poco considerata. Tuttavia, Axum è la città più antica dell’Etiopia ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Qui potrete ammirare numerose stele decorate, catacombe, iscrizioni enigmatiche e palazzi reali. E pensare che ad oggi è emersa solo una piccolissima parte dello sfarzoso impero che fu.
Un potente impero
L’impero axumita si estendeva infatti dal Mar Rosso alla penisola arabica stabilendo un potente commercio con l’India e la Cina, oltre a sviluppare un proprio alfabeto e la costruzione di importanti opere di ingegneria. E’ vero che la città di Axum offre oggi un quadro desolante per l’azione di alcuni imperatori che, fin dal XVI secolo, sono stati pronti a radere al suolo a più riprese questa città. E dire che diversi archeologi sostengono che il valore archeologico e storico di Axum potrebbe essere comparato addirittura a quello dell’antico Egitto. Gli axumiti sono stati grandi architetti e costruttori. Lo si capisce ad esempio dai blocchi intagliati perfettamente con i quali costruivano le loro catacombe.

Le altissime stele che “si spostano” comunque
Un tempo Axum, quando era considerata non solo la capitale economica dell’Etiopia ma dell’intera Africa, si distingueva per la presenza in città di oltre 1000 stele. Si tratta di altissimi obelischi monolitici, ovvero composti da un unico blocco di granito. Queste mille stele ad Axum rendevano onore ai regnanti e ai nobili della città defunti. Un vero e proprio cimitero a cielo aperto visibile a lunga distanza. Pensate che la stele più alta rinvenuta ad Axum era di ben 33 metri di altezza. Adesso giace distrutta al suolo del parco dove si possono visitare le principali stele ancora in piedi. Alcuni manoscritti dell’epoca riportano che la stele di 33 metri, che pesava 560 tonnellate, venne distrutta proprio nel momento in cui stavano cercando di issarla in piedi. E da quel giorno giace sconsolata a terra. Beh, c’è da dire che in questo modo è più facile ammirarne le decorazioni. Si perchè ben 6 stele presentano una serie di incisioni e simboli che rappresentano il culto pagano o cristiano, a seconda del periodo storico nel quale vennero costruite. Questi obelischi vengono studiati e apprezzati per le importanti caratteristiche religiose, architettoniche e artistiche che racchiudono. Quando arriverete ad Axum, noterete sicuramente la stele più alta ancora intatta fissarvi imponente dai suoi 24 metri di altezza e 170 tonnellate di peso. Proprio questa stele venne portata da Axum a Roma nel 1937, durante i cinque anni di colonizzazione italiana in Etiopia. Dopo diversi negoziati il governo etiope ottenne nel 2005 il ritorno in patria della stele più alta.

Il mistero dell’Arca dell’Alleanza
L’Etiopia non manca sicuramente di storia e tradizioni. Su tutte la città di Lalibela, famosa per le sue chiese monolitiche scavate nella roccia e per il suo mercato del sabato.
L’Etiopia però la troverete sul dizionario anche alla voce “Misteri”. Dovete sapere infatti che la leggenda vuole che proprio ad Axum venga conservata la famosa Arca dell’Alleanza. L’Arca dell’Alleanza è nientemeno che una cassa di legno rivestita di oro dove al suo interno pare vengano conservate le tavole dei Dieci Comandamenti consegnate a Mosè. La relazione tra la religione cristiana e l’Etiopia è fortissima, la leggenda che vuole l’Arca dell’Alleanza sia custodita ad Axum non fa altro che rafforzarla. Ad Axum si trova anche la Cattedrale di Santa María di Sión, l’unica chiesa dove cristianesimo ed ebraismo si fondono. E’ infatti il posto più sacro della cristianità in Etiopia. In un edificio separato è conservato il Tabot, la vera Arca dell’Alleanza secondo la tradizione etiopica. Le donne non possono entrare in quell’edificio, e gli uomini, sebbene abbiano il permesso, non possono nemmeno vedere l’Arca. Infatti, l’Arca dell’Alleanza è custodita in una stanza dove ha accesso UNICAMENTE un sacerdote, il quale non può comunque avere accesso a sua volta all’Arca dell’Alleanza! Questa è una delle tante curiosità e stranezze di questo affascinante e incredibile Paese.
Cosa fare nel nord dell’Etiopia
L’Etiopia è un Paese molto vario che presenta diverse opportunità naturalistiche, storiche e culturali.
Ecco alcuni consigli su cosa fare durante un viaggio a nord dell’Etiopia.
Il consiglio che vi dò, se state viaggiando nel nord dell’Etiopia, è sicuramente quello di spendere almeno un giorno ad Axum. Questo tempo sarà sufficiente per visitare il Parco delle stele, la Cattedrale di Santa Maria di Sión e i principali negozi della città. Ricordatevi prima di tutto di andare al ticket office di fronte al parco delle stele e comprare il biglietto di ingresso.
Axum ha un aeroporto che vi connetterà facilmente con Addis Abeba e Lalibela. Via terra vi consigliamo invece di andare verso Gondar e i Monti Siemens, in questo caso vi sposterete verso sud ovest. E’ un itinerario dal punto di vista paesaggistico e storico molto ricco e suggestivo. Se invece siete interessati a piccoli villaggi, monasteri scavati nella roccia e tanto miele, la vostra bussola punterà verso est. Da Axum vi consigliamo infatti di dirigervi, in due ore di macchina, ad Adigrat.
Fate tappa lì (vi consiglio il comodo ed economico Canaan International Hotel) per i vari spostamenti. Assolutamente da vedere il complesso di monasteri e i canyon giganti, che nulla hanno da invidiare agli States, di Gheralta. Non dimenticate di fare una comoda pausa pranzo al Gheralta Lodge, letteralmente un’oasi di pace.

Se per voi esperienza di viaggio fa rima anche con buon cibo allora da Gheralta in un’ora di macchina arriverete a Wukro. Qui diversi negozi vendono uno dei mieli più buoni e raffinati di tutta l’Etiopia, un’esperienza da non lasciarsi scappare.
Da Wukro vi consigliamo poi di raggiungere la vicina Makalè, capoluogo della regione del Tigray. Città universitaria, con alcuni musei della tradizione etiope oltre ad un aeroporto internazionale che vi permetterà di raggiungere agevolmente Addis Abeba e le altri principali città etiopi.