
01 Nov Le chiese ortodosse di Lalibela – Etiopia da scoprire
Lalibela è il nome che prese questa antica città nel bel mezzo dell’Etiopia quando divenne Re appunto Lalibela. In amarico questo nome è composto da Lali “Mangiatore” e Bela “Miele” quindi capite che una città dal nome Mangiatore di Miele potesse dare vita a qualcosa di quantomeno memorabile!.
Appena metterete piede nel centro di Lalibela vi renderete conto che qualcosa di straordinario è stato compiuto. Ma allora l’Africa non è solo capanne e balli tribali? Nossignori, è storia millenaria, cultura e tradizioni. A Lalibela si respira ancora tutto questo e non a caso le sue chiese rupestri sono state nominate Patrimonio UNESCO.
Ma di che cosa si tratta?
Un complesso di sei chiese, così diverse tra loro per forma e architettura ma accomunate dal fatto di essere tutte il risultato di singoli ammassi di roccia modellati e resi delle vere e proprie sculture. CI troviamo tra la fine del dodicesimo e l’inizio del tredicesimo secolo.
Esistono due leggende su come e perchè siano state create
La prima leggenda vuole la costruzione delle chiese su ordine del Re Lalibela come rifugio sotterraneo per proteggersi dagli attacchi degli eserciti musulmani.
La seconda leggenda, quella che preferisco e alla quale credo, racconta che un etiope fu accompagnato in cielo da due angeli e lì gli venne mostrato il progetto di una Nuova Gerusalemme, che sarebbe nata proprio a Lalibela.
Gli antichi libri raccontano che tutte le sei chiese vennero costruite durante il regno del Re Lalibela. Recentemente però diversi archeologi sostengono che le chiese rupestri scavate nella roccia vennero costruite nel corso di due secoli, ben oltre la durata del regno di Re Lalibela.
A dire il vero a Lalibela ci sono addirittura molte più chiese! Le sei principali sono suddivise in due blocchi con in mezzo una strada chiamata fiume Giordano e rappresentano la Passione di Cristo. In tutta la città, fino alle montagne circostanti, sono presenti complessivamente dodici chiese.
Vi dirò di più..queste chiese ammirate dall’alto formano un’unica e grande croce. Non vi sembra qualcosa di incredibile?
Qui non entrerò nel merito delle singole chiese, c’è già tanto materiale al riguardo e poi troverete in loco ottime e preparatissime guide. Quello che mi interessa maggiormente è aiutarvi a vivere la vostra visita alle chiese ortodosse di Lalibela in maniera local e autentica.
DOVE COMPRARE I BIGLIETTI
Ebbene si, l’ingresso alle chiese di Lalibela non è gratuito, anzi è piuttosto caro. Quella che un tempo era una quota simbolica ora è una somma piuttosto importante: 50 dollari.
Nel centro della città, a fianco i cancelli che permetteranno l’ingresso al primo agglomerato di chiese, troverete la biglietteria.
Il biglietto avrà la durata di quattro giorni, quindi nel caso stiate pensando di fermarvi a Lalibela potrete poi tornare, di seguito vi suggerirò quando.A fianco della biglietteria troverete le guide a un costo di circa dieci dollari per tutta l’intera giornata. Vi consiglio di prendere una di queste guide. Perchè sono preparate, danno molto contenuto alla visita delle chiese e sono più qualificate rispetto alle tante guide improvvisate che vi fermeranno in città.
ABBIGLIAMENTO E NORME DI COMPORTAMENTO
Si entra negli edifici senza calzature e si cammina sui tappeti (nonostante le pulci che si annidano sul tessuto). Dentro alle chiese viene mostrata la “croce della casa”, il simbolo della “Bete”, e si possono fotografare solo la croce e il sacerdote, a due condizioni: l’assenza del flash e un’offerta in segno di ringraziamento. Il mancato rispetto di queste due norme è considerata un’offesa dai pellegrini. Noterete che gli africani sono sempre molto vestiti, nonostante il caldo. Questo fa parte della loro cultura ed è sempre consigliato rispettare le usanze dei Paesi che si vanno a conoscere. Tuttavia per i turisti o viaggiatori che dir si voglia non vi sono grosse restrizioni in tema di abbigliamento. Pantaloni lunghi, meglio se leggeri, maglietta a maniche corte ma non troppo smanicata e neanche scollata. Queste sono semplici attenzioni e richieste necessarie per visitare i siti storici delle chiese rupestri. In giro per la città potrete andare tranquillamente in pantaloni corti.
IL SABATO E’ TUTTA UN’ALTRA COSA
Se non vi accontentate di visitare solo le chiese (ma quanto è spettacolare quella di St.George??) allora dovrete andare il sabato mattina durante le funzioni ortodosse. Svegliatevi prestissimo (non mancherà comunque l’altoparlante che richiama alla preghiera a stimolare quelli con il sonno leggero) perchè dalle sei gli etiopi iniziano a entrare in chiesa. Vedrete carovane di persone vestite di bianco raggiungere le chiese rupestri e lì aspettare il momento della preghiera. Consiglio di procurasi un copricapo bianco come il loro in segno di rispetto. La cosa che sicuramente vi colpirà sarà l’opportunità di vedere in prima linea una funzione ortodossa e la dedizione che queste persone hanno nei confronti della loro religione.
DOVE DORMIRE A LALIBELA
Su tutti il Sora Lodge è la soluzione che più vi raccomando se volete stare bene e vivere una bella esperienza local a Lalibela. Troverete camere doppie o singole oltre a bungalow familiari. Un ristorante sempre aperto e una vista mozzafiato. I prezzi variano in base alla stagione. Il plus che troverete sarà una lezione di cucina etiope tutte le sere su prenotazione al costo di quindici dollari. E poi i due proprietari Habte e Adno sono due fratelli dal cuore gigantesco. Hanno avviato un progetto per permettere a bambine di alcuni villaggi vittime di abusi di crescere e studiare in tranquillità. Potrete su richiesta visitare il progetto. Qui intanto ve ne parlo.
Sei davvero sicuro che non vuoi viaggiare a Lalibela?