
16 Nov Monte Sole – Il Trekking della Memoria che va fatto
Mettersi in cammino in questi luoghi sarà un’esperienza che non dimenticherete tanto facilmente.
Monte Sole si trova a poca distanza dalla città di Marzabotto, siamo in provincia di Bologna, vicinissimi alla Valle del Reno.
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Da Monte Sole parte il Trekking della Memoria, un’esperienza che tutti dovrebbero fare almeno una volta.
Il punto di ritrovo del nostro trekking a Monte Sole sarà il Centro Visite il Poggiolo.

Si tratta di un punto dove potrete trovare maggiori informazioni su quello che andrete poi a vedere.
Parcheggiate nella grande area situata sotto al Centro Visite.
Monte Sole – Il trekking della memoria che va fatto
Come vedete non mi stanco di ripeterlo.
Quello di Monte Sole è un trekking a piedi che va fatto.
Se potessero parlare, probabilmente quelle montagne e quegli alberi griderebbero.
Loro che hanno visto lo sterminio di 770 persone (un numero che mi pesa tantissimo scrivere) soprattutto donne, bambini e anziani.

Era il 1944 e dal 29 settembre per circa una decina di giorni si consumò in quella zona uno degli eccidi più terribili e dolorosi che la storia recente ricordi.
Tenete bene in mente questi nomi: Casaglia, Caprara di Sotto e Caprara di Sopra, Cerpiano, Parrocchia di San Martino.
Sono alcune delle “tappe” che passerete durante la vostra escursione.
A Monte Sole quei nomi, che ora sono attorniati da ruderi e installazioni commemorative, un tempo erano delle vivaci e laboriose comunità di montagna.
Luoghi fatti di persone, piccole osterie, leggende popolari.
Che da un giorno all’altro PUFF: la follia scellerata e incontrollabile delle SS naziste ha completamente sradicato dalla radice.
Qualche seme è però rimasto impiantato.
“Erba selvatica” qualcuno direbbe, quella che non muore mai, l’erba della Memoria.
Itinerario a piedi a Monte Sole – I miei consigli
Di seguito vi darò maggiori indicazioni per svolgere quello che viene identificato come Trekking della Memoria.
Esistono ovviamente diverse varianti.
Vi propongo quella che preferisco, spiegandovi il perché.

INFORMAZIONI TECNICHE
LUNGHEZZA: 11,5 km
DURATA: circa 3 ore (soste escluse)
DISLIVELLO: 470 metri
DIFFICOLTA’: E* Facile
PUNTI DI INTERESSE: Casa il Poggiolo, Cimitero di Casaglia, Caprara di Sotto e Caprara di Sopra, Cerpiano, Quercia, Calanchi, Parrocchia di San Martino.
Dal Centro Visite il Poggiolo salite per la strada, dalla quale probabilmente siete arrivati, fino a raggiungere il primo monumento commemorativo.
Si tratta di una lastra in cemento con sopra rappresentata la mappa della zona con indicate, per ogni frazione, il numero delle vittime di quel terribile eccidio.
Il numero finale lascia senza parole: circa 800 persone.
Da lì, prendete la strada asfaltata che parte a sinistra.
Seguendo questa direzione, i primi 3 chilometri, quelli che vi separano dal Cimitero di Casaglia, saranno per buona parte su strada asfaltata.
Accettate questo compromesso, in questo inizio di escursione incontrerete case abbandonate e monumenti ben esposti.
E’ giusto iniziare sapendo dove vi trovate.
Non cadete dal nulla, ma siete all’interno di una zona che per sempre conserverà l’eco di quello che è successo.
Una volta raggiunto il cimitero di Casaglia la strada continuerà passando di fianco a due comunità monastiche della Piccola Famiglia dell’Annunziata.
Incontrerete prima l’edificio che ospita la comunità di frati e successivamente quello che ospita la comunità di suore.
Alla sinistra di quest’ultimo edificio inizierà il vostro percorso all’interno del bosco.
Seguite le indicazioni del sentiero CAI bianco rosso.
I sentieri che dovrete seguire saranno lo 051 e il 100.
Mi raccomando però: Fate questo percorso con una cartina del posto e/o una traccia GPS.
Questi strumenti, fondamentali, vi daranno la tranquillità di godervi l’escursione a piedi e rispettare il percorso che ha un significato molto forte.

Superata la metà del percorso vi troverete ad ammirare i Calanchi della Valle del Reno.
Se non lo sapete, i calanchi sono delle conformazioni argillose circostanti i lati di una montagna dove non crescono arbusti ed erba.
Proprio li infatti l’azione delle piogge, durante secoli per non dire millenni, ha scavato la terra argillosa che non viene drenata da nessun manto erboso.
Quello che se ne ottiene è un paesaggio a dir poco spettacolare, con queste venature rocciose che in Emilia – Romagna occupano una vasta superficie.
Alcuni punti di interesse che vi segnalo
Già detto del Centro Visite Il Poggiolo, vi segnalo altri punti d’interesse che incontrerete durante il Trekking della Memoria a Monte Sole.
CAPRARA DI SOPRA

Una volta piccolo centro abitato con un’osteria, ora campeggiano solo macerie e un’insegna commemorativa:
Qui dove sorgeva l’antico borgo e, fino al 1882, il “cuore comunitativo” di Caprara di Sopra, panico fu sparso sangue innocente il 29 settembre 1944.
SEDE DELLA BRIGATA STELLA ROSSA LUPO

Questo terribile eccidio fu provocato dalle SS probabilmente per vendicarsi nei confronti della Brigata Partigiana Stella Rossa Lupo che su queste terre trovava rifugio.
Passerete davanti alla sede della Brigata con due bellissimi murales commemorativi.
CIMITERO DI CASAGLIA

Hitler disse: Dobbiamo essere crudeli, dobbiamo esserlo con tranquilla coscienza.
Dobbiamo distruggere tecnicamente, scientificamente.
I superstiti della strage raccontano i giorni 29-30 settembre e 1 ottobre 1944.
Furono i più terribili ma la carneficina continuò anche poi […]”
Si legge sulle mura del Cimitero di Casaglia, dove una novantina di persone, tra cui molti bambini, vennero uccisi dentro alla chiesa a colpi di mitragliatrice e bombe a mano.
LA CHIESA DI SAN MARTINO

Qui il 30 settembre giunsero i tedeschi, trovando 45 persone ammassate principalmente dentro alla chiesa.
Li fecero uscire mettendoli in fila lungo il muro dell’edificio e poi mitragliati all’istante.
La chiesa venne poi bruciata.
Mi hanno colpito le parole di Luciano Gherardi, sopravvissuto a questa strage:
Ardono le querce come ceri, sul candelabro della notte a Monte Sole.
In questo sito è stata posta un’installazione attorno ai ruderi della chiesa simboleggiante le persone che qui vi persero la vita.
SCUOLA DI PACE DI MONTE SOLE

A conclusione del vostro trekking, prima di tornare alla macchine, incontrerete la Scuola di Pace Monte Sole.
Si tratta di un’edificio gestito dalla Fondazione Scuola di Pace Monte Sole che cerca di conservare la memoria di quanto accaduto e organizzare “Seminari, incontri, laboratori, campi, teatro: a partire dalla conoscenza del e dalla riflessione sul passato tragico di Monte Sole, offriamo lo spazio e il tempo per sperimentare l’empatia con quelle memorie e il ragionamento sui meccanismi di breve, medio e lungo periodo che hanno portato – e che ancora oggi possono portare – al dispiegarsi della discriminazione e della violenza”.
Qui si conclude il nostro Trekking della Memoria a Monte Sole.
Mi piace molto questo itinerario.
E’ meno “selvaggio” di altri che propongo ma è sicuramente tra i più significativi.
Qui si è scritto un pezzo della nostra storia, un pezzo tragico, forse inimmaginabile.
Mettersi in cammino in queste zone vuol dire fare spazio nel proprio zaino e nel proprio cuore a nuove emozioni, che ci aiutino a tornare nel nostro quotidiano senza dimenticare quanto successo.
Perché è proprio nel tempo che andremo a vivere che possiamo fare la differenza e rendere giustizia a tutte queste innocenti persone.
Se vuoi leggere un libro molto interessante sui ricordi della vita durante la Seconda Guerra Mondiale ti consiglio: “E’ così la vita – Ritratto di un’epoca” di Matthias Canapini (Prospero Edizioni).
