Trekking ad anello da Cà di Veroli passando per Rio Petroso

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Trekking ad anello da Cà di Veroli passando per Rio Petroso

Il trekking da Cà di Veroli parte dall’omonima frazione, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, più precisamente a 11 km da Santa Sofia.

Se vi siete da poco avvicinati ai trekking nelle Foreste Casentinesi, vi consiglio di leggere anche:
I 5 TREKKING NEL PARCO DELLE FORESTE CASENTINESI CHE TI CONSIGLIO

Oggi vi parlo del trekking da Cà di Veroli, una zona molto conosciuta nell’appennino della provincia di Forlì – Cesena.

Oltre ad essere il punto di partenza del nostro trekking ad anello, Cà di Veroli è anche un piccolo albergo ristorante molto bello.
Potete trovare maggiori info e i contatti sulla pagina Facebook di Ristorante-Albergo Cà di Veroli.

Inizio subito con il darvi le informazioni tecniche di questo trekking ad anello da Cà di Veroli.

Lo “spiegone” tecnico dell’escursione a piedi

  • LUOGO DI PARTENZA: Cà di Veroli (11 km da centro abitato di Santa Sofia)
  • LUNGHEZZA ITINERARIO: ca. 13 km
  • DURATA: 5 ore (soste escluse);
  • DISLIVELLO: 720 metri c.a.;
  • DIFFICOLTA‘: E*Medio;
  • PUNTI DI INTERESSE: Cà di Veroli, cerreta, Ruderi Rio Petroso, Crinale Rio Petroso, Fiume
  • SENTIERI: CAI 203 e 217

Caratteristiche dell’escursione

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Il trekking ad anello da Cà di Veroli a mio personale avviso è adatto a tutti.
Come avete potuto notare dai dati tecnici la difficoltà è indicata come ESCURSIONISTICO MEDIO.

La lunghezza e il dislivello influiscono su questa grado di difficoltà.

L’escursione passa per buona parte del percorso dentro a fitte boscaglie principalmente di cerri e roverelle.
La camminata è piacevole e il dislivello secondo me è ben “spalmato” su tutto il percorso”.
Consiglio questo itinerario per persone abituate a camminare e in buone condizioni fisiche e di salute.

L’itinerario è segnato per tutto il percorso ma ci sono alcuni punti in cui è facile confondersi.
E’ per questo che vi raccomando di avere sempre una cartina geografica (in scala 1:25000) e/o una traccia GPS con voi da poter controllare.

Il crinale dopo i ruderi di Rio Petroso è uno dei punti più belli di questo itinerario.
Vi troverete su un lungo tratto di crinale di roccia marnoso-arenacea a vista.
Sembra un paesaggio lunare, con sali e scendi che creano della gobbe naturali al manto roccioso.
Davanti a voi si estendono le lunghe e verdissime vallate della zona di Bagno di Romagna.

Vi consiglio di non arrivare qui nelle ore di punta, specialmente in estate, perché è una zona esposta al sole dove può arrivare a fare molto caldo.

La storia di Rio Petroso

Forse non ci crederete, ma a Rio Petroso c’era un castello.

I documenti dell’epoca, parliamo degli anni intorno al 1100, attestano infatti il sorgere di questo edificio.

Fino agli anni ’60 viveva un piccolo borgo della bassa montana fatto di case contadine, una chiesa dedicata a San Biagio e un cimitero

Ora a Rio Petroso rimangono solamente i ruderi, presi d’assalto da rovi ed edere, che concedono ai passanti solo l’immaginazione del tempo che fu.

Come detto il passaggio sul crinale “lunare” di Rio Petroso rappresenta uno dei punti paesaggistici più importanti di questo trekking.
E’ all’arrivo di un piccolo cancello da dove iniziano i ruderi di Rio Petroso che lascerete il Sentiero CAI 203 per imboccare a sinistra il sentiero CAI 217.

Torrenti e fiumi lungo il trekking

Bidente di Pietrapazza fiume che passa vicino a Cà di Veroli foreste casentinesi
Fiume Bidente di Pietrapazza a fine escursione

Vi ho già detto che questo itinerario a piedi presenta scenari ambientali molto diversi tra loro.

A questo andiamo ad aggiungere l’elemento ACQUA.
Si perché durante l’escursione ad anello passerete vicino a torrenti, piccoli ruscelli e a un fiume.
In particolare passerete a fianco a un torrente circa un chilometro prima di imboccare il sentiero 217 per i ruderi di Rio Petroso.
Vi consiglio di fare una sosta, è facilmente accessibile e poi rappresenta l’ultima zona d’ombra prima di Rio Petroso.

Sul finale poi arriverete al fiume Bidente di Pietrapazza.

Qui ci sono un paio di pozze dove, specialmente in estate, è possibile fare il bagno e rinfrescarsi immersi nella natura.

Superato il fiume raggiungerete una strada asfaltata.
Prendete a sinistra e camminate per oltre un chilometro fino a raggiungere Cà di Veroli a conclusione del vostro giro ad anello.
Come vi ho già detto più volte in questo articolo, consiglio di fare questo itinerario, ne vale la pena.

Se questo articolo ti è stato utile e/o hai già fatto questo trekking, fammi sapere la tua lasciando un commento.

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